Sulla vita - 9788807903007

Sulla vita: "Sulla vita" fu finito di stampare nel gennaio del 1888. Dalla tipografia il libro passò, come d'uso, al Comitato della censura: e non ne uscì più. La censura laica lo silurò subito, mentre la censura religiosa - due mesi dopo - condannò alla confisca tutte le copie del libro. Nel frattempo, come avveniva da qualche anno per tutte le opere di Tolstoj vietate, anche "Sulla vita" conosceva in Russia un'ampia diffusione tramite edizioni illegali, per lo più artigianali. "Sulla vita", insomma, fu un trionfo: uno dei primi grandi successi internazionali di quella carriera di polemista social-religioso che Tolstoj aveva inaugurato una decina d'anni addietro, con "La confessione". Il fulcro delle sue riflessioni era inteso a ribadire le ragioni di un cristianesimo rigorosamente evangelico, contro le Chiese istituzionali e il loro "pseudo-cristianesimo" impartito alle greggi, ma anche contro quell'ordine costituito che in tutti gli stati "cristiani" aveva appunto nelle Chiese i suoi migliori alleati. Sia secondo i seguaci, sia secondo i critici di Tolstoj, "Sulla vita" è importante in quanto originalissima, illuminante reinterpretazione del concetto evangelico di "vera vita", con stimolanti implicazioni filosofiche, contrapposta a un cristianesimo trasformatosi in "religione della morte". Un testo decisivo per comprendere l'evoluzione del pensiero di Tolstoj.
"On Life" was finished printing in January 1888. From the printing press the book passed, as usual, to the Committee of Censorship: and never came out of it again. Secular censorship immediately torpedoed him, while religious censorship - two months later - condemned the confiscation of all copies of the book. Meanwhile, as had been the case for some years for all of Tolstoy's forbidden works, "On Life" also knew in Russia a wide spread through illegal editions, mostly artisanal. "On life", in short, was a triumph: one of the first great international successes of that career as a social-religious polemist that Tolstoy had inaugurated a decade ago, with "The Confession". The core of his reflections was intended to reaffirm the reasons for a strictly evangelical Christianity, against the institutional Churches and their "pseudo-Christianity" imparted to the flocks, but also against that established order that in all states " Christians" had his best allies in the Churches. Both according to followers and according to Tolstoy's critics, "On Life" is important as an original, enlightening reinterpretation of the evangelical concept of "real life", with stimulating philosophical implications, as opposed to a Christianity turned into the "religion of death." A decisive text to understand the evolution of Tolstoy's thought.