Il debito simbolico. Una storia sociale della disabilità in Italia tra Otto e Novecento - 9788843096268

Il debito simbolico. Una storia sociale della disabilità in Italia tra Otto e Novecento: Proprio perché riguarda il corpo, la disabilità ci pone da sempre quesiti decisivi. Lo statuto di inferiorità assegnato agli individui con tali caratteristiche è la risposta. Le biografie di un eroe del Risorgimento, di un letterato e di ignoti individui, il potere sociale e culturale della religione, i silenzi sugli infortuni nel sistema di fabbrica e le insufficienti forme di riparazione, la costruzione della figura dell'infermo da parte di un quotidiano e della letteratura italiana sono il banco di «trasformazione della storia in natura» (Bourdieu). Il debito simbolico è il modo stesso con cui, tutti, pensiamo e consideriamo gli individui dal corpo menomato, è il fardello con cui deve fare i conti il loro percorso sociale. Esaminare la lunga eredità che la storia ci ha lasciato è il primo passo per costruire modalità capaci di arginare processi di inferiorizzazione, ritenuti "naturali". In alternativa, non si può che assistere, e contribuire, al perpetuarsi di rapporti che, per quanto misconosciuti, restano di forza e di dominio.
Precisely because it concerns the body, disability has always asked us decisive questions. The inferiority status assigned to individuals with such characteristics is the answer. The biographies of a hero of the Resurgence, of a literary and unknown individuals, the social and cultural power of religion, the silences on accidents in the factory system and insufficient forms of repair, the construction of the figure of the sick by a newspaper and Italian literature are the bank of the "transformation of history into nature" (Bourdieu). Symbolic debt is the very way in which, all of us, think and consider individuals with the disabled body, is the burden with which they have to deal with their social path. Examining the long legacy that history has left us is the first step in building ways capable of stemming processes of inferiority, considered "natural". Alternatively, one can only witness, and contribute, to the perpetuation of relationships which, however unknown, remain of strength and domination.