Odissea di un fante - 9788861026018

Odissea di un fante: Viaggio sul confine orientale della Grande Guerra lungo le orme del fante Giuseppe Savi "Longo" originario di Soverzene (Belluno). Una storia che andava raccontata per la straordinarietà degli eventi che questo soldato ha vissuto e ai quali è sopravvissuto, quasi che su di lui si compisse il destino di chi avrebbe dovuto vedere e raccontare tutto. Dall'Ortigara al Monte Piana, dal Carso al Piave, passando per l'affondamento del piroscafo Principe Umberto, fino al processo per diserzione e alla grazia concessa in anni recenti. Eppure il prescelto testimone di quella storia, morto a 91 anni, non raccontò mai nulla, mai un accenno, un ricordo, una ricostruzione. Cent'anni dopo è il nipote a ricostruire quella vita, consultando i diari dei reggimenti in cui Giuseppe Savi aveva militato: i156° Brigata Marche, il 253° Brigata Porto Maurizio e il 23° Brigata Como. Si aggiungono i documenti e gli atti giudiziari ritrovati agli archivi dell'Eur a Roma e - di grandissimo interesse storiografico - una fittissima bibliografia d'epoca, non esclusivamente diaristica, con cui l'autore ricostruisce i grandi eventi storici direttamente dai teatri di guerra. Un reportage postumo che ha il pregio di seguire la vita di un singolo soldato sopravvissuto e sconosciuto ai più aprendo, con perizia documentale, molti varchi inesplorati dalla storiografia consolidata.
I travel to the eastern border of the Great War in the footsteps of the infantryman Giuseppe Savi "Longo" originally from Soverzene (Belluno). A story that had to be told for the extraordinary events that this soldier lived and to which he survived, as if the fate of those who should see and tell everything was fulfilled about him. From the Ortigara to Mount Piana, from Carso to Piave, through the sinking of the steamer Prince Umberto, to the trial for desertion and grace granted in recent years. Yet the chosen witness of that story, who has died at the age of 91, never told anything, never a hint, a memory, a reconstruction. One hundred years later, his nephew reconstructed that life, consulting the diaries of the regiments in which Giuseppe Savi had served: the 156th Marche Brigade, the 253rd Port Mauritian Brigade and the 23rd Como Brigade. In addition, the documents and court documents found in the archives of the Eur in Rome and - of great historical interest - a very dense vintage bibliography, not exclusively diaristic, with which the author reconstructs the great historical events directly from the theatres of war. A posthumous reportage that has the merit of following the life of a single soldier who survived and is unknown to most, opening, with documentary expertise, many unexplored passages from consolidated historiography.