Sillabario dei tempi tristi - 9788807722752

Sillabario dei tempi tristi: "In fondo, chi può stabilire se questi tempi siano o meno tristi? Ovviamente: chi li vive. Chi li attraversa e li valuta. In questo caso, la mia tristezza dipende e deriva dalla 'mia' difficoltà ad accettare quel che mi avviene intorno. Faccio fatica e anzi non riesco a riconoscermi in questo territorio informe, in questa plaga immobiliare per me senza senso; dove le relazioni personali sono povere e rarefatte, dove le persone si chiudono e si isolano, comunicano attraverso i cellulari, internet, i social network, dove le paure sono le lenti degli occhiali con cui guardiamo gli altri e il mondo, dove il mondo e gli altri arrivano nelle case e agli occhi delle persone attraverso i media, dove la politica è antipolitica, dove i partiti non sono più idee e associazioni ma leader e oligarchie, senza idee e senza associazioni; e vivono a pieno tempo nei telesalotti. Fatico a orientarmi dove gli stranieri appaiono nemici, dove anche gli altri appaiono nemici. Perché tutti diventano stranieri - e potenzialmente nemici, altri da noi - in un mondo e in un territorio che non conosciamo e in cui non ci riconosciamo. Per questo ho - e, forse, abbiamo - bisogno di bussole. Per procedere e orientarsi nella nebbia, cognitiva ed emotiva, prodotta dal nostro tempo. Almeno ai nostri - miei - occhi."
"After all, who can determine if these times are sad or not? Obviously: those who live there. Anyone who crosses them and evaluates them. In this case, my sadness depends and derives from ' my ' difficulty accepting what happens around. I struggle but I can't recognize me in this shapeless territory on this real estate for me senseless plaga; where personal relationships are poor and rarefied, where people close and isolate themselves, communicate through mobile phones, internet, social networks, where fears are eyeglass lenses with which we look at each other and the world, where the world and others arrive in homes and in the eyes of the people through the media, where politics is politics where the parties are not more ideas and associations but leaders and oligarchies, without ideas and without associations; and live in full time in telesalotti. I struggle to get my bearings where strangers appear enemies, where others also appear to be enemies. Because all foreign-and potentially become enemies, others by us ??? in a world and in a territory we do not know and you do not recognize. For that I-and perhaps we-need compasses. To proceed and orient themselves in the fog, cognitive and emotional, produced from our time. At least in our-my-eyes. "