La croce di Gesù. Dove sono provate le più belle verità della teologia mistica e della grazia santificante - 9788870949773

La croce di Gesù. Dove sono provate le più belle verità della teologia mistica e della grazia santificante: "La Croce di Gesù" non è semplicemente un'opera di pietà classica o di teologia spirituale. Ma è una vera e propria sintesi di teologia speculativa e di teologia mistica, intendendo per teologia speculativa quella scienza che alla luce della fede ragiona, spiega e giustifica e per teologia mistica quella scienza che indaga quell'intima esperienza spirituale nella quale Dio, per suo esclusivo beneplacito, prende il sopravvento nella vita di una persona umana, unendola profondamente a sé, facendole compiere atti di virtù che non avrebbe mai compiuto e muovendola laddove la volontà umana non avrebbe mai osato. Lo scopo principale, che Chardon si prefigge, è quello di rendere ragione delle croci spirituali, amarezze, persecuzioni e sofferenze soprattutto morali che ogni credente sperimenta in vario modo. Egli muove dalla constatazione di un dato di fatto: l'esistenza di ogni uomo è segnata dalla sofferenza. E come credente e teologo si pone queste domande: perché l'uomo quanto più è fedele alla grazia santificante tanto più soffre duramente? Perché quanto più tende alla perfezione della carità tanto più patisce le croci spirituali?
"The Cross of Jesus" is not simply a work of classical piety or spiritual theology. But it is a veritable synthesis of speculative theology and mystical theology, intending for speculative theology that science which, in the light of faith, reasoned, explains and justifies and for mystical theology that science which investigates that intimate spiritual experience In which God, by his exclusive consent, takes the upper hand in the life of a human person, uniting it deeply to himself, making them perform acts of virtue that he would never have accomplished and moving where the human will never dared. The main purpose, which Chardon is aiming at, is to make reason for the spiritual crosses, bitterness, persecutions and especially moral sufferings that every believer experiences in various ways. He moves from the observation of a fact: the existence of every man is marked by suffering. And as a believer and theologian he asks these questions: Why is man the more faithful to sanctifying grace the more he suffers harshly? Why does the more it tends to the perfection of charity all the more the spiritual crosses suffer?